b4m  montagna per passione
Grado: PD


Accesso: Da Lanzo Torinese, proseguire lungo la val d'Ala per Ceres, Balme ed infine il Pian della Mussa dove si lascia l'auto (3€ al giorno parcheggio).


Itinerario di salita: Dal Pian della Mussa imboccare il sentiero dopo la sbarra a sinistra (indicazioni per il rifugio Gastaldi) che con due salite a zig zag intervallate da un traverso (dove si trova il bivio del Pian Gias), porta al Rif. Gastaldi (2h 30min).

Non superare il rifugio, bensì passargli davanti per prendere il sentiero (indicazioni per il Lago della Rossa ed il Colle d'Arnas) che parte a sinistra del rifugio e scende circa 100metri di dislivello fino a superare un grosso torrente.

Appena ricominciato a salire si abbandona il sentiero per volgere a destra seguendo una traccia (molto ben segnalata da ometti e bolli rossi) che sale in direzione dell'evidente Colle d'Arnas. La traccia prosegue contornando la rocca Affinau fino al colle (3010 mslm, 1h30min dal rifugio).

Scendere per detriti sul ghiacciaio d'Arnas (in Francia), quindi costeggiare il ghiacciaio in leggera discesa fino a quota 2850m, per individuare tra le pendici delle Rocce Pareis un pendio di terra e detriti da risalire per vaghe tracce fino a quota 3000 circa raggiungendo la piana detritica sotto la cresta Bassanese-Pareis.

Traversare tutta la piana tenendosi “bassi” (con vista sul vallone d’averole) dove il passaggio è un poco più agevole (più si sta verso la montagna più il cammino è disagevole e le rocce mobili) in direzione della parete sud della Bessanese, senza mai prendere quota.

Giunti all'ultimo dosso morenico, risalirlo prendendo una buona traccia che porta sulla cresta della morena e sale fino all’evidente canale che separa la Bessanese dalla cresta delle Rocce Pareis (2h 30min dal colle Arnas).

Da qui inizia la parte alpinistica dell’ascensione:

Individuare il terzo canale da sinistra: si tratta di un piccolo canale obliquo (non visibile dal basso) che dopo pochi metri è sbarrato da un piccolo salto di roccia (vedi foto).

Risalire questo salto verso destra (5metri, Massimo II grado) per arrivare ad un crestino con sosta (fettuccia) su uno spuntone di roccia.

Da qui piegare un paio di metri a destra (portandosi sopra un altro canale) e risalire per evidente traccia e roccette il pendio superiore.

La traccia prosegue in direzione della Bessanese fin dove la cresta si restringe e diventa totalmente rocciosa.

Da qui una evidente freccia rossa identifica l’inizio delle difficoltà su roccia (mai oltre il II grado).

Da qui l’itinerario è totalmente marcato con bolli rossi sempre individuabili dal precedente (sia in salita che in discesa).

Lungo questo percorso sono presenti alcuni spit ed alcuni cordoni per assicurarsi.

La cresta diventa quindi sempre più esile fino a giungere alla sella che divide rocce Pareis dalla Bessanese.

Qui (sempre seguendo i bolli rossi) si risale la paretina di destra (20m II grado) fino ad una catena (che sarà utile in discesa per una calata).

Da questa sosta con un semicerchio verso sinistra si guadagna la cresta che si risale (seguire sempre i bolli rossi) fino in vetta (3604m, 6h dal rifugio alla vetta).


Tempo di salita: (8h30' dal parcheggio)

Tempo di discesa: (7h 30min al parcheggio)


Itinerario di discesa: lungo l'itinerario di salita (contare almeno 5h fino al rifugio).


Attrezzatura Consigliata: casco, imbrago, corda, ramponi (ad inizio stagione) materiale da assicurazione  e calata (nuts, friends facoltativi), 5 rinvii, scarponi.


Note:

- consigliata una corda da minimo 40 metri per eventuali calate in doppia

- valutare con attenzione la possibilità di spezzare la gita in due o tre giorni dormendo al rifugio Gastaldi, trattandosi di un totale di circa 2200m di dislivello per un minimo di 7h di salita.


Immagini dell'itinerario:
Uja di Bessanese (via normale) - 3604m
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