Cresta ovest da Zermatt per la Monte rosa Hutte
Grado: PD
Accesso: raggiungere Zermatt in Svizzera. La vettura si lascia al paese prima (Tasch) e poi si utilizzano il treno oppure il servizio navetta che in pochi minuti portano a Zermatt.
Qui si prende il trenino per il Gronengrat e si scende alla fermata Rotenboden.
Avvicinamento: Dalla fermata del treno (con splendida vista sull’intero gruppo del rosa) si scende lungo il sentiero circa 100metri per poi prendere il sentiero di sinistra e proseguire (in sali-scendi) a mezzacosta in direzione della Monterosa hutte (già individuabile sulle morene sotto la Dufour). In circa 1h si raggiunge il ghiacciaio del Gorner. Lo si risale fino ad una zona pianeggiante in cui si volge a destra e disticandosi in un dedalo di crepacci si raggiungono le morene sotto nordend e Dufour (tutto il passaggio sul ghiacciaio è ben segnalato con paletti e bandierine, 1h 30min per l’attraversamento). Tornati su terra e rocce, con circa 1h e 30min di non agevole sentiero si raggiunge la dufourhutte (attenzione ad essere in orario per cena: sono fiscali). 4h dalla stazione Rotenboden.
Itinerario di salita: partenza consigliata alle h2.00. Dal rifugio una buona traccia ben segnata da ometti, paletti e segni colorati porta fino al ghiacciaio (1h 30min). È consigliato un sopralluogo il giorno precedente almeno per la prima parte dell’itinerario. Giunti sul ghiacciaio, con un ampio semicerchio a destra si evita la parte più crepacciata e si inizia a salire le balze del ghiacciaio Gletscher prendendo sempre più quota. A 4400metri abbandonare la traccia principale per raggiungere la cresta ovest in prossimità di una evidente sella nevosa (4449m, 4h 30min dal rifugio).
Da qui inizia la vera e propria cresta ovest. Prima un traverso su neve, poi una parte su rocce esposte, poi di nuovo un pendio di neve portano all’ultimo traverso di rocce e neve che porta al castello finale. Un ultimo camino di II grado porta alla croce di vetta (7h dal rifugio). Traversata alla nordend: seguire la cresta italiana pochi metri oltre la vetta per individuare le corde fisse con anelli di calata per scendere il canalone attrezzato fino alla sibersattel (in doppia sulle soste oppure disagevolmente sulle corde fisse). Da qui per comoda traccia in cresta si raggiunge la vetta Nordend (2h dalla sibersattel). Gli ultimi metri risultano esposti e su facili passaggi di roccia.
Itinerario di discesa: dalla sibersattel per ampia traccia si scende alla monterosahutte e da qui al trenino (attenzione agli orari per non perdere l’ultimo trenino).
Tempo di salita:
Avvicinamento 4h
Salita alla Dufour 7h
Traversata alla Nordend 3h
Tempo di discesa:
Dalla sibersattel alla monterosahutte 3h.
Attrezzatura consigliata: normale dotazione da alpinismo. Consigliati 2 chiodi da ghiaccio, 3 fettucce, minima dotazione di friends.
Note: Gita eterna. Panorami superlativi
Grado: PD
Accesso: raggiungere Zermatt in Svizzera. La vettura si lascia al paese prima (Tasch) e poi si utilizzano il treno oppure il servizio navetta che in pochi minuti portano a Zermatt.
Qui si prende il trenino per il Gronengrat e si scende alla fermata Rotenboden.
Avvicinamento: Dalla fermata del treno (con splendida vista sull’intero gruppo del rosa) si scende lungo il sentiero circa 100metri per poi prendere il sentiero di sinistra e proseguire (in sali-scendi) a mezzacosta in direzione della Monterosa hutte (già individuabile sulle morene sotto la Dufour). In circa 1h si raggiunge il ghiacciaio del Gorner. Lo si risale fino ad una zona pianeggiante in cui si volge a destra e disticandosi in un dedalo di crepacci si raggiungono le morene sotto nordend e Dufour (tutto il passaggio sul ghiacciaio è ben segnalato con paletti e bandierine, 1h 30min per l’attraversamento). Tornati su terra e rocce, con circa 1h e 30min di non agevole sentiero si raggiunge la dufourhutte (attenzione ad essere in orario per cena: sono fiscali). 4h dalla stazione Rotenboden.
Itinerario di salita: partenza consigliata alle h2.00. Dal rifugio una buona traccia ben segnata da ometti, paletti e segni colorati porta fino al ghiacciaio (1h 30min). È consigliato un sopralluogo il giorno precedente almeno per la prima parte dell’itinerario. Giunti sul ghiacciaio, con un ampio semicerchio a destra si evita la parte più crepacciata e si inizia a salire le balze del ghiacciaio Gletscher prendendo sempre più quota. A 4400metri abbandonare la traccia principale per raggiungere la cresta ovest in prossimità di una evidente sella nevosa (4449m, 4h 30min dal rifugio).
Da qui inizia la vera e propria cresta ovest. Prima un traverso su neve, poi una parte su rocce esposte, poi di nuovo un pendio di neve portano all’ultimo traverso di rocce e neve che porta al castello finale. Un ultimo camino di II grado porta alla croce di vetta (7h dal rifugio). Traversata alla nordend: seguire la cresta italiana pochi metri oltre la vetta per individuare le corde fisse con anelli di calata per scendere il canalone attrezzato fino alla sibersattel (in doppia sulle soste oppure disagevolmente sulle corde fisse). Da qui per comoda traccia in cresta si raggiunge la vetta Nordend (2h dalla sibersattel). Gli ultimi metri risultano esposti e su facili passaggi di roccia.
Itinerario di discesa: dalla sibersattel per ampia traccia si scende alla monterosahutte e da qui al trenino (attenzione agli orari per non perdere l’ultimo trenino).
Tempo di salita:
Avvicinamento 4h
Salita alla Dufour 7h
Traversata alla Nordend 3h
Tempo di discesa:
Dalla sibersattel alla monterosahutte 3h.
Attrezzatura consigliata: normale dotazione da alpinismo. Consigliati 2 chiodi da ghiaccio, 3 fettucce, minima dotazione di friends.
Note: Gita eterna. Panorami superlativi
Punta Dufour (4634m) e traversata a punta Nordend (4609m)